Tornate sani, tornate amici, arrivate in cima: in questo preciso ordine.
(Roger Baxter Jones)
Mattia Fabris
Lavora in teatro dall'età di 22 anni. Ora ne ha 43. Nel corso degli anni ha lavorato con Svariati registi (G. Vacis, C. Pezzoli, B. Wilson, G. Dall'aglio, G. Solari). Fonda nel 1996 assieme ad altri 8 soci la compagnia teatrale A.T.I.R. di Milano con la quale gestisce il Teatro Ringhiera di Milano.
In montagna ci sale la prima volta a 3 anni. Corni di canzo. la percorre tutta a piedi senza l'ausilio dei genitori. Da allora continua ad amare il cammino e la montagna. Nel 2008 conosce Jacopo Bicocchi. Di li a poco nasce, da sè, la Compagnia (S)legati.
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Jacopo Bicocchi
Si diploma alla scuola del Teatro Stabile di Genova nel 2007 e, fin da subito, si divide tra teatro, cinema e televisione.
In teatro lavora prevalentemente con lo Stabile di Bolzano e Genova che lo coinvolge anche in qualità di regista e insegnate.
Prima di incontrare Mattia Fabris e fondare la Compagnia (S)legati, ha lavorato per Laura Messeri, Massimo Mesciulam, Cristina Pezzoli e Fausto Paravidino.
Le “sue montagne” sono nell’Appennino Tosco-Emiliano, che frequenta assiduamente dall’età di 10 anni fino ai 24 prima di trasferirsi in Liguria.
La pietra di Bismantova e il monte Cusna sono i suoi più grandi amori.
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LA COMPAGNIA (S)LEGATI
Siamo due amici.
Siamo due attori.
E siamo due appassionati di montagna. Meglio: arrampicatori della domenica come ci piace definirci.
Ormai più di cinque anni fa ci siamo imbattuti nell’incredibile storia di Joe Simpson e Simon Yates narrata nel best seller “La Morte Sospesa” . Dall’incontro con questo materiale è nato il nostro primo spettacolo: (S)legati.
Quello spettacolo, chi lo avrebbe mai previsto (!) , è stato il punto di partenza di un’avventura che ancora dura e che, all’epoca, non avremmo mai potuto immaginare...
Quando abbiamo incontrato la storia di Joe Simpson e Simon Yates e abbiamo deciso di farne uno spettacolo eravamo a Bolzano. Una città circondata dai monti. Era inverno. Tutte le cime erano innevate. Un paradiso per due amanti della montagna. Immediatamente è nato in noi un sogno: poter raccontare quella storia non solo nei teatri, ma anche e soprattutto, sui monti, sulle cime. E come? Nei rifugi. “Facciamo una tournée nei rifugi! - ci siamo detti - di giorno camminiamo, e la sera, arrivati al rifugio raccontiamo questa storia. Poi il giorno dopo si riparte, si raggiunge un altro rifugio, si riposa e si racconta nuovamente la storia ad altri avventori”. Quale modo migliore per coniugare le nostre due passioni, il teatro e la montagna?
E così ci siamo messi all’opera, finché, era l'agosto 2012, abbiamo organizzato la nostra prima (ma forse prima in assoluto!) tournée a piedi nei rifugi. In quella occasione il territorio erano le Alpi Orobie.
Da allora oltre a girare nei teatri d’Italia, abbiamo cominciato a frequentare tutti quei luoghi che appartengono alla montagna o ai quali la montagna appartiene; sedi CAI, sedi SAT, rifugi, comuni d’alta quota, prati, festival della montagna, festival dell’avventura e molti altri ancora.
La montagna da allora ci ha letteralmente adottati, tanto da iniziare una lunga serie di attività teatrali e narrative legate alla montagna. La montagna è divenuta una nuova casa, una fonte di ispirazione e…una canale distributivo! Fondare “compagnia (S)legati, dopo i primi anni di lavoro intenso, è stato un passaggio naturale, la constatazione di qualcosa che già era avvenuto più che la creazione di qualcosa ex novo.
L’ impatto con la comunità che abita e vive e ama la montagna ha assunto proporzioni tali da indurci a desiderare di dar seguito a questo incontro. Abbiamo sentito la “chiamata” e in qualche modo il “dovere” di cercare un’altra storia da raccontare. E la abbiamo trovata: qualche anno dopo, ci siamo imbattuti nella storia di Jim Davidson e e Mike Price. Ed è’ nato il nostro nuovo spettacolo: “Un alt(r)o Everest”.
Un’altra storia vera, una storia che mette ancora una volta al centro l’uomo e le sue scelte.
Quando presentiamo i nostri spettacoli di montagna in montagna incontriamo una comunità ancora capace di raccogliersi attorno al calore di una storia. Si condivide non solo un semplice spettacolo, ma una esperienza di intensa e al contempo conviviale e lieve. In rifugio si sta. Assieme. lo spettacolo è il mezzo con cui questo avviene.
Il teatro e la montagna sono due mondi apparentemente lontani…ma solo apparentemente. In realtà i punti di contatto sono molti e sorprendenti.
Teatro e montagna sono luoghi in cui regna il silenzio…quale miglior casa per le parole.…
Teatro e montagna sono luoghi “fisici” dove il corpo è necessario per poterli vivere e calpestare.
Teatro e montagna sono luoghi di produzione di storie.
Teatro e montagna sono luoghi di relazione (si pensi solo all’immagine della cordata come rappresentazione concreta della relazione)
Teatro e montagna hanno un aura di “sacralità laica”, dove si può entrare in contatto con se stessi, attraverso l’incontro con la natura, in un caso, e con l’essenza dell’uomo nell’altro.
Negli anni questi due mondi si sono molto contaminati: nei rifugi ci è capitato spesso di fare spettacoli difronte ad un pubblico che non era mai entrato in un teatro, o di sapere di gente che, dopo aver assistito ad uno dei nostri lavori, si è iscritta a un corso di arrampicata o di alpinismo… o abbia infilato gli scarponi per la prima volta per salire su un rifugio dove noi ci esibivamo.
A questo processo ha contribuito l’esperienza del 2015 quando, grazie al contributo della compagnia San Paolo, abbiamo dato vita al progetto “Teatro in Quota”. In quell’occasione oltre a presentare i nostri spettacoli nei rifugi alpini di Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta, abbiamo dato vita ai nostri primi laboratori Teatrali in quota e ad un nuovo spettacolo: Lettera(l)tura. Una specie di “brainstorming” attorno ai grandi temi della montagna, attraverso la voce dei grandi autori della letteratura di montagna e non. Un tentativo di indagare il mondo dell’alpinismo, della grande impresa, del gesto estremo…e al contempo quello di dare voce alla nostra esperienza di vagabondaggio teatral-alpino…
Teatro in Quota è stata una piattaforma di prova. Da quell’esperienza infatti è nata la sua evoluzione più matura: il festival “Teatro delle Dolomiti”, nel territorio di Cortina d’Ampezzo, che ormai è giunto alla sua quarta edizione e che ci ha permesso di creare, in collaborazione con le guide alpine di Cortina, una nuova e significativa attività: Teatrekking. Un vero e proprio trekking intervallato da 4 momenti di racconto per sviscerare e comprendere alcuni temi cari alla montagna.
Teatrekking è forse la coronazione e incarnazione più completa di tutta la nostra esperienza degli ultimi anni: l’unione in un unica esperienza dei linguaggi che caratterizzano i due mondi che tanto abbiamo solcato con compagnia slegati: il cammino (la montagna) e la narrazione (il teatro).
Negli anni molte conferme sono giunte da questi due mondi: abbiamo partecipato a tutti i festival di montagna più importanti d’Italia (Melloblocco, Trento Film Festival, solo per citare i più rinomati). Abbiamo festeggiato con un nostro spettacolo il primo anno di apertura di Rockspot 2, (la seconda palestra indoor più grande d’Europa), riviste specializzate ci hanno chiesto articoli e resoconti, figuriamo in parecchi calendari di attività culturali di tutte le sezioni cai italiane assieme ad alpinisti di fama internazionale..e, non ultimo, Montura, marchio leader di abbigliamento tecnico, ha deciso di sponsorizzarci…
Sul fronte teatrale abbiamo totalizzato più di 350 repliche su territorio nazionale e non, dalla Svizzera alla Sicilia molti sono i teatri che ci hanno ospitati
Abbiamo vinto il premio nazionale LAST SEEN (miglior spettacolo) del noto blog teatrale KLP e il Festival di Teglio come miglior spettacolo 2015.
Sul nostro sito www.compagniaslegati.com è possibile visualizzare e leggere centinaia e centinaio di commenti di chi ha assistito in questi anni ad uno dei nostri lavori. Questi commenti si aggiungono alla corposa rassegna stampa che abbiamo collezionato in questi anni, anzi forse sono proprio il metro di quanto e cosa abbiamo realmente fatto: sono scritti da persone di ogni età, provenienza e genere. Ci teniamo moltissimo. E’ una rassegna stampa alternativa, genuina e spontanea, che viene dal basso: nessun nome importante, nessuna auto-rappresentazione, solo persone che hanno desiderato dare voce all’esperienza di condivisione che hanno vissuto.
Un esperienza.
Di condivisione.
Questo è il teatro!
Questa è la montagna!
Buona strada.
Compagnia (S)legati